Esistono diversi modi per poter osservare il mondo dello streetwear, la così detta moda di strada. Uno di questi, quello intrapreso da SUEDE store, è di osservarlo attraverso il legame con la musica da sempre presente. Per farlo abbiamo intrapreso un percorso alla scoperta delle nuove realtà musicali romane e non solo. Oggi siamo con Luca Prest.
Nato e cresciuto a stretto contatto con la musica, Prest è un DJ e ‘selector’ romano. Le influenze musicali raccolte negli anni e la continua curiosità e ricerca di suoni nuovi lo rendono, in una parola, eclettico. I suoi set sono un mix compatto di generi musicali ben distinti: Future Beats, Baile Funk, Afro Beats, Bass music e Hip Hop.
Il suo obiettivo è proprio quello di creare un anello di congiunzione tra sonorità e culture diverse.
Dal 2016 fa parte del collettivo Touch The Wood, punto di riferimento del clubbing romano dal 2007, diventando poi DJ resident del Goa Club. Tramite la collaborazione con Touch The Wood, negli anni ha lavorato con realtà e brand del calibro di Nike, Corona, Burton, Napapijri, Ripndip, Airness, Ginnika, Kickit. Attualmente è fondatore e host di Radio Sugo, piattaforma di broadcasting musicale con base a Roma, e ha rilasciato un guest-mix per Radio Raheem, piattaforma radiofonica indipendente di Milano.
Channel Tres - Controller
Jpegmafia - Thug Tears
Yves Tumor - Noid
Da dove trai principalmente ispirazione?
Penso sia più giusto guardare cosa ci succede intorno soprattutto all’estero, è abbastanza alla luce del sole che la scena club italiana non è ancora paragonabile a quella di altri paesi europei. Purtroppo spesso mancano le strutture adatte e quel pizzico di curiosità verso nuovi movimenti musicali, ma non la vedo con una vena pessimistica anzi, penso sia un buono spunto per ripartire e trovare le giuste motivazioni per creare qualcosa di nuovo. Qui a Roma ci stiamo muovendo bene, sta uscendo parecchia roba soprattuto nella scena Trap / Hip Hop.
Dove ti piacerebbe suonare un giorno o con chi?Suonare per il giro delle radio internazionali è sempre stato un obiettivo. Sto lavorando sodo per arrivarci, anche se forse il vero sogno nel cassetto rimane quello di finire sulle lineup dei grandi festival, quello sarebbe un traguardo enorme.Sei giovanissimo e hai ancora parecchie tracce da suonare...hai mai pensato a produrre ?Sì ci sto pensando spesso, e nel futuro prossimo sono sicuro che diventerà un'esigenza. Prima di farlo però voglio prepararmi e specializzarmi. Ci vuole tempo e tanta pazienza, staremo a vedere !
Perché hai deciso di inziare a fare il dj?Ho sempre avuto una passione musicale sin da piccolo, a 7 anni ho cominciato a studiare pianoforte e ho interrotto a 17, quindi il legame con la musica è stato sempre fortissimo. Col tempo ho scoperto il mondo del djing e ne sono stato rapito da subito; il fatto di intrattenere e di stupire le persone che vengono ad ascoltare un mio set è una sensazione incredibile, il vero motore di questa passione.
Come vivi il rapporto tra musica e moda che negli ultimi anni si è consolidato in maniera fortissima?
Per come la vedo io moda e musica sono due facce della stessa medaglia;
Facciamo un gioco. Un brand una traccia:
Questo che ho rilasciato per voi è uno dei mixtape di suoni e beats che più rappresentano la mia sfera musicale: un viaggio tra culture diverse e connessioni musicali multiple, tanti generi e nessun confine preciso, messi insieme da un solo filo conduttore. Dategli un ascolto :)